venerdì 29 gennaio 2010

Il Libro delle Porte di Carne

I brani riportati fanno parte delle memorie di Erodio il Cenobita, meglio conosciute come il Libro delle Porte di Carne (o semplicemente il Libro della Carne), che molti si sono accaniti a definire l’ennesimo esempio di quella bibliografia “fantastica”, ovvero completamente fasulla, invenzione di autori burloni in cerca di credibilità a buon mercato.
La stessa esistenza di Erodio il Cenobita non viene riconosciuta dagli studiosi della patristica, e di lui sembra sia scomparsa ogni traccia negli annali della Chiesa arcaica.
Ma la realtà è ben diversa. Il Libro delle Porte di Carne esiste, ed è uno di quei libri “viventi” che con il passare dei secoli hanno acquisito una volontà propria, ben al di là delle intenzioni degli stessi autori.
In definitiva il Libro delle Porte di Carne, nel suo linguaggio arcaico e criptico, descrive i rituali necessari per entrare in Kalka.

Kalka è una dimensione dove è l’Immaginario erotico a plasmare la realtà.
Chi ci vede un inferno, vivrà un inferno. Chi si aspetta demoni, troverà demoni.
Kalka è un luogo mutevole, come mutevole è il Desiderio delle donne e degli uomini.

I varchi tra la nostra realtà umana e quella di Kalka sono disseminati dappertutto, ma poche sono le vere Porte, una sola per ogni generazione a leggere le parole di Erodio.
Determinate pratiche tantriche rituali possono aprire temporanei passaggi tra i due mondi; incubi e succubi che infestano i sogni degli uomini e delle donne non sono altro che spiriti di Kalka che sono penetrati nella nostra realtà grazie al desiderio umano (e poco importa se la nostra stupida epoca materialistica nega loro un’esistenza extraumana e li associa a semplici disturbi della sessualità o deviazioni mentali).

Entrare nell’Universo di Kalka, in fondo, significa entrare nel profondo del proprio Desiderio, dove ogni finzione cade, e dove le catene più strette non sono altro che il necessario passaggio verso la più completa libertà dell’essere se stessi.
Il costo è l’anima, ma, per molte delle creature di Kalka, questo è un pegno del tutto accettabile.



(Fildor)

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