mercoledì 27 gennaio 2010

La Seduttrice

“Nulla accade, in questo o negli altri mondi, che non sia deciso dalla Suprema Volontà. Fu questo pensiero a spingere il mio fragile corpo tremante al di là della Porta dischiusasi di fronte a me, sotto lo sguardo terribile dei sei occhi della Dea che sembravano trapassarmi l’anima ed incenerirmi il cuore.”

“Come posso narrare ai miei fratelli nella Fede ciò che vidi, e udii, e assaporai e toccai in quel luogo, senza timore di perdere la ragione o, peggio, l’anima?
Come spiegare la percezione di non essere del tutto me stesso, mentre mi assoggettavo a quei rituali e offrivo la mia carne agli appetiti dei demoni?
Ma, ciò che è peggiore di tutti i peccati e che forse mi dannerà l’anima in eterno, come chiarire ai miei confratelli e a me stesso, che in quel momento di estrema sofferenza e di estremo godimento, mi sembrava di cogliere un disegno cosmico che giustificava le mie azioni, dandomi la cognizione di seguire leggi antiche, codificate quando l’uomo era ancora un infante su questa Terra?”


“La donna dalla maschera vivente fece un gesto lieve e rabbrividendo sentii il contatto di demoni invisibili che mi sfiorarono la pelle, andando a sollevare le catene che portarono il mio corpo immobilizzato all’altezza del suo trono.
Lo staffile della demonessa disegnò strisce scarlatte sulla mia schiena, mi inarcai, vinto dalla sofferenza, ma anche da una forma strana di euforia.
Aprii la bocca per pronunciare un’invocazione a Dio, ma quello che ne uscì fuori invece fu una blasfema dichiarazione di schiavitù eterna a quell’essere che in quel momento era la mia unica divinità. Lei, la nuda Kalika, la Seduttrice, l’Amante Demone.”

(Fildor)

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